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Pietro Consagra. Scultura in relazione. Opere 1947-2004

  • carlottaceccarini9
  • 3 giu 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

La Galleria Mucciaccia a Roma ospita dal 25 maggio al 4 agosto 2022 le opere di Pietro Consagra. L’allestimento a cura di Francesca Pola non è un viaggio puramente cronologico, ma una chiave di lettura per avvicinarsi all’immaginario artistico di una delle figure più significative del panorama artistico internazionale del XX secolo.

Pietro Consagra, Galleria Mucciaccia, Roma (photo by Carlotta Ceccarini)

Pietro Consagra, scultore e scrittore formatosi all’Accademia di Belle Arti di Palermo, nato nel 1920, fu, dal dopoguerra, uno dei maggiori esponenti dell’astrattismo internazionale. Durante il suo soggiorno a Roma, infatti, entrò in contatto con il gruppo Forma 1, arrivando a firmarne con gli altri componenti il manifesto teorizzatore del neonato movimento.


Nel corso della sua vita Consagra ottenne la cittadinanza onoraria dal comune di Matera per aver promosso la cosiddetta Carta di Matera e partecipò a dieci biennali di Venezia dove conquistò il Gran Premio Internazionale per la Scultura nel 1960. Ricevette anche una menzione d’onore del Carnegie Institute, il Premio della Critica a Bruxelles e la Medaglia d’oro per l’Arte e la Cultura dal Presidente della Repubblica italiana.


Consagra trascorse un periodo della sua vita in America, a Minneapolis, esponendo al Guggenheim Museum e alla Marlborough Gerson Gallery di New York, ottenendo la consacrazione a livello mondiale mentre era ancora in vita. L’artista fu tra i primi italiani a entrare nelle collezioni dell’Art Institute of Chicago e dell’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington e fu il primo artista contemporaneo vivente a esporre all’Hermitage di San Pietroburgo. Oggi si possono ammirare le sue opere nei più grandi musei di tutto il mondo: dal MoMA alla National Gallery di Washington, dalla Peggy Guggenheim Collection al Centre Pompidou, dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (tra gli altri).


Un artista poliedrico che ha trasformato il suo stile a seconda dei singoli periodi e dei luoghi della sua vita, in cui però è sempre riconoscibile una certa continuità e linearità artistica. Incline alla sperimentazione e alla reinvenzione di nuove forme e figure plastiche che evidenziano il rapporto tra scultura, spazio e osservatore. Una ricerca basata sulla parola e sul segno, indagata nei suoi scritti e trasmessa alle sculture di grandi dimensioni del periodo americano, poi trasportate in Europa. Emblematiche la scultura a scala urbana a Largo Santa Susanna a Roma e quella al Parlamento Europeo di Strasburgo.


Consagra fu anche un fervido attivista nel dibattito tra realismo e astrattismo che incendiò il panorama artistico europeo intorno alla metà del 1900. L’artista siciliano aderì alla fazione astrattista poiché vedeva in questo stile artistico un sinonimo di trasgressione nei confronti di una certa retorica politica, conservando però l’orgoglio marxista e formalista caratteristico del gruppo Forma 1. Si fece promotore dell’idea della “scultura frontale”, rivisitata in chiave politica, basata su un’indagine legata alla materia e al colore che raggiunse il suo apice nella dimensione architettonica e ambientale.


La scultura di Consagra è razionale e funzionale, ma allo stesso tempo carica di valori e sentimenti, indissolubilmente legata all’uomo, all’arte e alla società. Un’arte critica nei confronti della contemporaneità, ma con l’obiettivo di migliorare il mondo circostante. Una ricerca in cui l’umanità in generale può vedersi riflessa, ma che certamente nasce a partire dall’esperienza personale dell’artista.

Photos and video made by Carlotta Ceccarini

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