PABLO PICASSO. Le peintre et son modéle en plein air
- carlottaceccarini9
- 22 lug 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Alda Fendi a Palazzo Rhinoceros, apre le sue porte a Le peintre et son modèle en plein air di Pablo Picasso (1963) dalla collezione di Intesa San Paolo in mostra fino al 16 ottobre 2022.

Nelle sale della galleria di Palazzo Rhinoceros dell'archistar Jean Nouvel, nel cuore dell’antico Foro Boario romano, Raffaele Curi allestisce la prestigiosa opera dell'artista malagueño, omaggiando la figura femminile e creando un'installazione scenografica dal retrogusto teatrale che unisce arti performative e visive.
Il filo conduttore è il tema della danza che racchiude gli spiriti francesi e spagnoli del maestro del Cubismo. Si susseguono così le prove de La Templanza di Miguel Àngel Berna per il Ballet Nacional de España nella sala all’ingresso della galleria e al primo piano del palazzo tra gli appartamenti di Jean Nouvel, il più moderno Ballet to Pulcinella musicato da Stravinskij per i Balletti Russi di Diaghilev, la cui scenografia era stata creata da Picasso stesso. Lungo il percorso espositivo si incontrano anche uno spaccato sul Cafè de Flor di Parigi, luogo di incontro dei più grandi artisti dell’epoca e, attraverso i piani del cavedio della luna, tre riferimenti alla corrida con i più grandi matadores dell’epoca, tra cui El Rafi, famoso matador de toros francese. La corrida, un tema caro a Picasso, il quale di essa amava il colore, l’oro e il folklore.
Nel cavedio del sole, accompagna il rinoceronte simbolo del palazzo, una scritta sul muro con le parole di Neruda. A spiegarne il collegamento con Picasso è lo stesso curatore Raffaele Curi: “Colpisce al cuore il pulviscolo d’ambra che nelle chiese di Spagna trasforma l’estate in una chiesa d’oro. La poesia di Neruda che cristallizza un raggio in una ipotesi atemporale e ascetica, crea la grande amicizia tra l’‘animus’ di Picasso e quello di Neruda. Un’amicizia la loro che allude e rimanda a scenari dirompenti e colmi di luce perpendicolare e colori assoluti che sa regalare soltanto l’estate. Come l’estate in una chiesa d’oro”.
L'olio su tela raffigurante una figura femminile en plein air in un contesto naturale, chiaro riferimento a le Déjeuner su l'herbe di Manet, infatti risale al 1963 e i primi anni ’60 sono gli anni in cui è noto che Picasso guardò fortemente ai grandi old masters della storia dell’arte. Il dipinto apparteneva originariamente alla parigina Galerie Leiris, da questa galleria incominciò il viaggio del dipinto che passò di banca in banca fino ad arrivare alla collezione di Intesa San Paolo, che per la prima volta lo presta in occasione di una mostra, rendendolo fruibile al pubblico. Il tema del dipinto ricorre spesso nelle opere di Picasso tra gli anni '50 e '60 e costituisce il punto di incontro tra la riflessione sul mestiere di artista in dialogo con la storia dell'arte e la rappresentazione del nudo femminile, rivisitati in chiave picassiana attraverso la scomposizione e riaggregazione dei soggetti rappresentati, in un cubismo meno selettivo rispetto a quello analitico e sintetico, del resto questo dipinto risale alla fase tarda dell’operato di Picasso. L’attenzione del pittore spagnolo si concentra attorno al nudo femminile seduto e all’uomo che lo osserva, in un dialogo di complicità e seduzione. Lo sfondo è ridotto ai colori predominanti verde e blu, colori scuri che vengono quasi appiattiti in uno spazio omogeneo, definito con il tratto veloce, rapido e approssimativo tipico del tardo Picasso. Pochi accenni per le chiome degli alberi, un elemento triangolare per il parasole sopra il cavalletto, la sagoma del cappello, che ricorda più quella da torero che da pittore, creano una semplicità caratteristica di Picasso che riesce a trasformare ogni gesto in un elemento carico di significati.
Dal piano predominante della galleria seguendo le orme del rinoceronte sparse sul pavimento, si viene condotti in una passeggiata attraverso i piani di Palazzo Rhinoceros. Un’innovativa guida che porta alla scoperta dei momenti più reconditi del pittore protagonista della mostra, infatti salendo le scale fin sopra la terrazza del palazzo si possono ammirare diverse foto che ritraggono Picasso nei suoi momenti più intimi con le persone che lo hanno circondato durante tutta la sua lunga vita.
Photos made by Carlotta Ceccarini
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