FOROF. Episodi
- carlottaceccarini9
- 1 ago 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Il nuovo spazio espositivo promosso da Giovanna Caruso Fendi inaugura con una serie di EPISODI: appuntamenti multisensoriali e multidisciplinari che coinvolgono il pubblico in performance immersive ed emozionanti.

La nuova realtà artistica e culturale sostenuta da Giovanna Caruso Fendi apre le sue porte negli storici spazi di Palazzo Roccagiovine nell’antico Foro Traiano a Roma, inaugurando il suo programma artistico il 2 febbraio 2022 con cinque episodi multisensoriali e multidisciplinari, a scadenza mensile. Performance che coinvolgono diversi artisti e il pubblico, vere e proprie installazioni che diventano uno scenario immersivo di musica, dialoghi e arte. Gli episodi sono accompagnati da una selezione enogastronomica a cura di Roscioli, in dialogo con gli artisti.
Tra le rovine archeologiche prende vita l’arte contemporanea e la sperimentazione, facendo di Giovanna Caruso Fendi una delle prime portatrici sulla piazza artistica romana del binomio arte contemporanea e archeologia come stimolo alla cultura. All’interno degli spazi espositivi, infatti, si possono ammirare le rovine dell’antica abside della Basilica Ulpia in relazione con le opere d’arte contemporanea delle esposizioni temporanee.
Roma ha sempre attirato artisti, scrittori, intellettuali da tutto il mondo, esercitando su di loro un fascino misterioso. Ancora oggi la produzione artistica contemporanea in città è costantemente sottoposta al confronto con la storia e l’antico. Oggi FOROF non soltanto offre agli artisti la possibilità di misurarsi con un patrimonio straordinario, ma vuole essere anche un modo responsabile e trasparente di restituire alla comunità, attraverso la lettura contemporanea, l’esperienza di un luogo unico al mondo. Questo è il motivo principale per cui FOROF non è fondazione ma Società Benefit che ha nel proprio oggetto sociale quello di avere un impatto positivo sulla società. (Giovanna Caruso Fendi, Arte.it)
La programmazione del nuovo spazio espositivo prevede due esposizioni all’anno della durata di circa cinque mesi ciascuna, in cui si integrano perfettamente attività didattiche, performative e artisti sia italiani sia internazionali che sono emersi per la loro capacità di relazionarsi con lo spazio e il contesto naturale in cui operano. Le installazioni ambientali dialogano con i resti archeologici, inebriati dagli episodi di reading, talk, musica e performance, in cui lo spettatore è invitato a partecipare attivamente, diventandone esso stesso il protagonista.
La prima produzione, dal titolo LOVOTIC, è un’installazione video musicale Soundwalk Collective, che esplora la possibilità di rapporti emotivi, sessuali e d’amore tra essere umano e robot-macchina. Gli artisti invitano a riflettere sugli impulsi, le idee e i bisogni, cercando di scrutare il futuro come fosse un caleidoscopio in piena espansione in cui sesso, intimità e desiderio vengono rielaborati.
La serie LOVOTIC si apre con l’Episodio 1 di Thomas Doxiadis: una retrospettiva dell’evoluzione sessuale dai funghi ai robot, i funghi infatti non sono semplici forme di vita, ma presenta un’elevata diversità e generalmente comportano confusione con sistemi di riproduzione, metabolismo dinamico, adattabilità e strategie comportamentali. Doxiadis presenta uno scorcio sull’albero della vita e le sue intricate relazioni.
Segue l’Episodio 2 di Agnes Question Mark, Fantasie del mare, un viaggio immersivo sull’esistenza sulla Terra e il suo rapporto con il mare. L’Episodio 3 con protagonista Charlotte Gainsbourg in conversazione con Massimo Torrigiani che dialogano sull’analisi statistica della parola Lovotic, una combinazione delle parole amore, amante, amato, amabilità, amorino, mal d’amore, senza amore, chiusure d’amore. L’Episodio 4 con InvernoMuto si avvicina al paesaggio sonoro mediterraneo da un punto di vista scientifico, combinando registrazioni sul campo e oscuri esperimenti fluidi nella musica elettronica.
A chiudere la serie di inaugurazione di FOFOF è l’Episodio 5, una performance live ispirata all’ultimo album, Water, dell’artista elettronica americana Lotic, una rappresentazione canora che risveglia una terra post-antropogenica dove nuove creature si sono adattate a vivere su un pianeta completamente consumato sott’acqua.
Photos from https://www.facebook.com/forof.roma
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