Giuseppe Salvatori, Elegia Attica
- carlottaceccarini9
- 25 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Le armi di Achille, Virgilio, Esperia, Pandora, Olimpia, Berenice, sono solo alcune delle rivisitazioni ellittiche e simboliche di Giuseppe Salvatori, nella personale appena conclusa nella galleria La Nuova Pesa di Roma.
Photos from http://www.nuovapesa.it/esposizioni/elegia-attica/
La galleria “La Nuova Pesa” nel cuore del centro storico di Roma ospita la mostra Elegia Attica di Giuseppe Salvatori, pittore romano attivo nell’ambito della pittura figurativa dagli anni ’70 e ’80. Appassionato di Metafisica, rilegge l’arte italiana del 1900 in chiave contemporanea e assolutamente personale, elaborando una ricerca e una forma espressiva che si manifesta nei suoi tondi lignei dipinti da colori tenui ed eleganti. Tondi che l’artista stesso sceglie personalmente, tondi il cui legno, con le sue fiamme che non bruciano, provoca suggestioni che colpiscono come un fulmine il pittore e chi osserva la sua arte.
Salvatori è già stato protagonista di mostre importanti come Nuovi-Nuovi di Renato Barilli a Bologna nella Galleria Comunale d’Arte Moderna e Italiana: la nuova immagine di Achille Bonito Oliva alla Loggetta Lombardesca a Ferrara; ma è con la sua presenza alla Biennale di Venezia del 1990 che inizia ad occupare un posto importante nel panorama artistico italiano e internazionale.
A chiusura della trilogia concepita nel 2018 con Xanto, il fiume dell’Iliade in cui Achille gettò i corpi di mille nemici, sviluppata con Perseidi, le 153 rose nere per i caduti dell’Eneide di Virgilio, e ora terminata con Elegia Attica; Salvatori mette in esposizione il tema dell’arte e del mito, soggetti radicati nella storia come il formato su cui si sviluppano, i tondi rinascimentale e gli scudi delle battaglie epiche. I richiami alla classicità sono infiniti, ma non celano del tutto le suggestioni personali dell’artista stesso che emergono prepotentemente nei toni di oro, azzurro, arancio e beige.
Salvatori parla della sua più intima realtà attraverso una riflessione sulla storia e sul tempo, una realtà personale in cui però l’osservatore può ripercorrere una traccia di sé stesso.
L’arte di questo artista unisce in una perfetta armonia il passato e il presente, l’antico e il mondo moderno con una pittura legata indissolubilmente alla natura e al mondo animale in uno stile quasi liberty. La pittura di Giuseppe Salvatori diventa una questione di vita o di morte, come i destini dei grandi eroi celati dietro le sue opere.
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